Stromboli, Vulcano, Lipari, Salina. Panarea, Alicudi e Filicudi
Venerdì, 03/08/01 ore 14.30
Partenza, quest'anno la meta sono le ISOLE EOLIE, l’arcipelago vulcanico davanti alla costa siciliana formato da sette isole, simili per l'origine vulcanica ma molto diverse tra loro. Le isole si possono raggiungere con catamarani e navi da Napoli o da Milazzo e noi abbiamo scelto di partire da Milazzo.
Per raggiungere Milazzo che dista 1140 Km da la Spezia abbiamo deciso di prenotare un pulmino 9 posti, un Ford Transit, che ci ha permesso con una spesa non eccessiva (75 € al giorno) di viaggiare tutti insieme, di darci il cambio alla guida e di evitare le penose ricerche lungo la strada, ai caselli ecc.ra. Siamo partiti il pomeriggio (dopo aver controllato il funzionamento dell'aria condizionata) e nonostante la data di partenza "poco intelligente" sino alle 10 di sera è filato tutto ok, alle 10 abbiamo trovato coda vicino Salerno e abbiamo deciso di fermarci in un autogrill, per mangiare. Lo avevano deciso anche tutti i vacanzieri, perché il grill era sotto assalto e non si trovava un parcheggio neppure in quinta fila e figurarsi il mangiare, fortunatamente girando dietro all'area di servizio per uscire dalla bolgia abbiamo trovato una pizzeria all'aperto molto carina e vuota……ci siamo fermati e abbiamo mangiato la pizza. Verso la mezzanotte tornati sull'autostrada, poiché il traffico era diminuito e abbiamo ripreso il cammino.
Sabato 04/08/01
Verso le due ci siamo fermati, ma ci siamo resi conto che potevano arrivare a Milazzo in tempo per il traghetto delle sei di mattina e quindi fatto un giretto per l'area di servizio, abbiamo ripreso e alle 4.30 eravamo sullo stretto e alle 5.15 a Milazzo. In agenzia abbiamo fatto i biglietti per il traghetto delle sei e alle nove eravamo a Salina. Raggiunta Rinella abbiamo rintracciato il signore che ci doveva affittare la casa e scaricato i bagagli. La casa aveva un patio esterno con buganvillea in tipico stile eoliano, tre docce esterne e il barbecue. All’interno una cucina, una camera con due letti a castello, due matrimoniali e un disimpegno con due letti a castello. Spiaggia a Pra Venezia, il sentiero che porta alla spiaggia è molto curato e corre lungo la costa tra cactus e agavi, arrivati alla spiaggia di ciottoli la temperatura era piuttosto elevata e siamo stati tutto il giorno in acqua. In serata abbiamo portato le ragazze a Malfa, un paesino sulla costa Nord di Salina, al cinema all'aperto (attenzione bisogna portare anche le sedie) a vedere Le Fate Incantate e noi siamo andati a Santa Marina, il centro principale dell’isola a fare una passeggiata sul molo sino al faro di Lingua e abbiamo assaggiato la granita siciliana ai gelsi, che è piaciuta a tutti.
Lunedì 06/08/01
Pra Venezia, alla sera abbiamo preparato uno spaghettino allo scoglio e poi siamo andati a Santa Marina a prendere l’aliscafo per Lipari, Lipari è molto diversa da Salina, più turistica e molto più affollata. A Marina Corta c’è un corso piuttosto affollato con negozi aperti anche la sera, poi siamo scesi a Marina lunga. Siamo tornati a Salina con il traghetto dell'una di notte a Salina.
Martedì 07/08/01
Pollara, sulla costa nord di Salina, il panorama è mozzafiato, questo paesino si trova all'interno del cratere del vulcano che per metà si è spezzato ed è finito in mare, ci sono grotte scavate nella roccia per riparare le imbarcazioni e una spiaggia di sabbia nera, è un posto bello da vedere ma non c’è piaciuto per la spiaggia troppo affollata e per il paese che è solo un insieme di case senza stile. Alla sera siamo scesi in paese a Rinella per vedere i fuochi d’artificio, all’inizio abbiamo pensato molto male, poi invece ci siamo dovuti ricredere perché sono stati molto belli.
Mercoledì 08/08/01
Divisione della comitiva, alcuni sono andati a Pra Venezia, noi siamo andati a Punta Scario, vicino a Malfa. È una baia molto bella, ci si arriva tramite una scalinata non molto lunga, sulla spiaggia ci sono i resti di antiche case. Alla sera, tutti insieme siamo andati a Pollara dove avevano organizzato la discoteca sotto le stelle.
Giovedì 09/08/01

Scesi al porto abbiamo trovato un ragazzo che noleggia le barche e gli abbiamo chiesto se poteva noleggiarci una barca senza equipaggio o organizzarci una gita solo per noi a Stromboli e Panarea. Ci ha messo in contatto con Giovanni, un anziano pescatore che per una spesa identica a quella delle gite organizzate, è venuto a prenderci a Rinella e ci ha portato a Panarea, dopo una prima sosta a Calajunco, una bella baia, ma un po’ troppo affollata Panarea gli abbiamo chiesto di portarci a Basiluzzo, un gruppo di scogli vicino a Panarea e ci siamo fermati per un bagno vicino ad una mega vela che batteva bandiera inglese. Ripresa la navigazione ci siamo diretti a Stromboli, e abbiamo fatto una sosta Ginostra che è un piccolo paese arroccato con un porto, il Pertuso che è il più piccolo del mondo, neppure l’aliscafo riesce ad entrare e sbarca le persone davanti al porto in una barca che fa da traghetto. Poi abbiamo costeggiato la sciara, le spiagge nere sino a Strombolicchio e Stromboli paese. E’ molto particolare questo posto, ricco di contrasti tra le case bianche in stile eoliano e il nero delle rocce, della spiaggia. Dopo una sosta in paese dove abbiamo girovagato per i negozietti di souvenir siamo risaliti a bordo per vedere l’eruzione con il buio. Unico rimpianto non aver potuto partecipare all'escursione al vulcano, che parte diverse volte nell'arco della giornata e se mai torneremo a Stromboli non perderemo. Arrivati alla sciara con la luce del tramonto, lo scenario era mozzafiato, sono scesi quasi tutti in acqua che era caldissima e sono saliti sulle sabbie verso la sciara, al tramonto gli zampilli e scoppi di lava sono stati uno spettacolo stupendo, poi ci siamo diretti verso Salina. Ormai era completamente buio e ci aspettavano tre ore di navigazione. Arrivati tra Panarea e Lipari "colpo di scena" la barca si è fermata e Giovanni non sapeva più cosa fare, per fortuna con il nostro aiuto ha risolto il problema e siamo rientrati, anche se con qualche brivido, a Salina.
10/08/01
Dopo una lunga trattativa abbiamo trovato un accordo con il ragazzo del noleggio e siamo saliti su una bella barca di legno, un gozzo di 13 metri di un tipo di Ancona per una gita a Lipari e Vulcano. Per fortuna il proprietario della barca aveva i nostri gusti e ci ha chiesto se volevamo fare le spiagge rinomate, itinerario classico dei turisti o qualche posticino meno frequentato, e così ci ha portato sulla costa ovest di Lipari che pensavamo non fosse interessante e invece si è rivelata ricca d’anfratti, di baie e spiagge molto belle. Il Guanaco si è fermato nei punti meno frequentati per permetterci di vedere grotte e angoletti splendidi, ha fatto diverse soste e abbiamo visto anche una frana in diretta, poi ci ha portato alla Piscina di Venere a Vulcano, famosa, molto frequentata ma anche sporca…e poi ci ha chiesto se volevamo scendere a Vulcano, grave errore però,…….. è stato come fare una puntatina all’inferno. Un caldo allucinante, un odore terribile di zolfo, gente che si aggirava coperta dai fanghi. In mare ci sono sorgenti calde a 100 gradi e tutte le persone infangate si immergevano in un fazzoletto di mare…insomma siamo risaliti in barca, molto delusi ma felici di non aver scelto l’isola per le vacanze e ci siamo diretti a Lipari, la costa est. Una sosta alle sabbie bianche, le cave di pomice oramai abbandonate per l’ennesimo bagno e rientro. E’ stata una bella giornata e per concludere cena a Lingua al Delfino e la granita da Alfredo sul lungomare.
11/08/01
Valigie pronte, lasciata la casa e parcheggiato il pulmino a Lipari abbiamo preso l’aliscafo per Filicudi alle 16.20. Arrivati a Filicudi, al porto c’era un pescatore ad aspettarci con una barchina… ina, ina per condurci alla pensione che si trova sull’altro lato dell’isola. Abbiamo caricato i bagagli e non ci credevamo…..ma siamo riusciti a salire tutti. Pecorini è l’unico paese dell’isola se paese si può dire di un piccolo gruppo di case con una pensione in mezzo e una caserma dei carabinieri.
La pensione La Sirena è mitica, direttamente sul mare con la terrazza per cenare all’aperto Cena : carpaccio di tonno, di ricciola, involtini di melanzane con ricotta, ecc……. pasta alle mandorle, salsiccia di tonno, biscotti alle mandorle e malvasia abbiamo scelto in un menù di prelibatezzze e abbiamo scoperto che la pensione Sirena è il ristorante più rinomato delle isole Eolie e tutti, specialmente i vip ci fanno una puntatina per mangiare la famosa pasta alle mandorle. La pensione ha quattro camere tutte con vista sul mare molto caratteristiche Le ragazze invece erano in una casetta vicina alla pensione e avevano una camera grandissima, sempre con vista sul mare
12/08/01
Colazione e poi abbiamo deciso di andare alla spiaggia delle punte. A Filicudi c’è una sola strada che collega Filicudi Porto a Pecorini mare, una strada piuttosto lunga e poco frequentata perché sull’isola ci sono poche auto. L’isola è però attraversata da molti sentieri, alcuni dei quali sono stati recentemente sistemati con gli aiuti della comunità economica europea. Il sentiero che collega Pecorini al porto conduce anche alle punte e al villaggio di capo graziano e occorre circa un’ora a percorrerlo. Prima il sentiero sale tra le case tipiche eoliane e poi corre sulla sommità dell’isola, la attraversa e scende dolcemente sino alla spiaggia delle punte. Ritornati a Pecorini abbiamo fatto un altro bagno e alle sette ci siamo ritrovati per un aperitivo al saloon. Il luogo di ritrovo di Pecorini è molto speciale, è un locale, tre per tre sul molo che vende birre e alle sette si popola di ragazzi e ragazze che si siedono sul molo, in terra come fossero ai tavoli di un bar e bevono birra. Cena insuperabile. Alla sera le ragazze sono andate alla festa alle Punte, una festa che i ragazzi dell’isola organizzano tutti gli anni, all’aperto con un paio di stereo sulla scogliera delle punte, per trascorrere una nottata e fare l’alba in compagnia.
13/08/01
Gli atleti hanno fatto ginnastica, e correre a Filicudi è veramente uno sport estremo, visto che non ci sono strade in pianura. Poi siamo tornati alle Punte, per il sentiero che sale sopra a Pecorini. In serata siamo saliti a piedi sul crinale del monte sul versante ovest dell’isola dove c’è un sentiero molto bello per vedere il tramonto. Il sentiero è in sasso tra fichi d’india e agavi e da lì si gode una vista stupenda sulla Canna, uno scoglio alto 85 metri che lontano dalla costa si erge solitario tra Filicudi e Alicudi. Un luogo da innamorati insomma, abbiamo aspettato che il sole sparisse nel mare tra Filicudi e Alicudi e siamo tornati alla nostra pensione per la cena. Al ristorante c’era come al solito il tutto esaurito e tra gli ospiti anche Luca Barbareschi che voleva gustarsi una granita al fico d’india, ma non aveva fatto i conti con la nostra voracità e infatti è rimasto senza.
14/08/01
Siamo arrivati a piedi alle Grotticelle, non ci sono spiagge solo scogli da questa parte dell’isola, ma si stava molto bene, il mare era calmo e le acque trasparentissime e c’erano pochissime barche in giro. Alla sera i ragazzi a Pecorini si danno appuntamento a Villa Rosa per ballare.
15/08/01
Noleggiata una barca, un piccolo gozzo alle 10 siamo partiti per fare il giro dell’isola, abbiamo costeggiato le grotticelle e la grotta del bue marino che è molto bella, da lì abbiamo puntato sulla Canna e sullo scoglio vicino. Alla Canna l’acqua era stupenda, poi di nuovo sulla costa di Filicudi e nelle due o tre baiette sotto la sciara, siamo arrivati così al porticciolo e da lì ancora la punta meridionale intorno al villagio di capo graziano e il promontorio delle punte e alle 17 eravamo di nuovo a Pecorini Mare. L’isola non è molto grande quindi il giro si può fare tranquillamente in due o tre ore, ma la zona della Canna e le baie intorno alla Grotta del bue marino meritano una sosta sicuramente una sosta più lunga.
16/08/01
Giornata in relax alle grotticelle, sdraiati su uno scoglio a tratti sommerso dalle onde e poi aperitivo al saloon, cena con le solite prelibatezze. A Filicudi non c’è molto da fare la sera, ma è un posto speciale e puoi stare anche in camera e goderti lo spettacolo
17/08/01
Giro a Alicudi con un tipo un po’ strano di Lipari amante delle musiche tunisine (molto belle!!) proprietario di una bella barca veloce. Dopo il giro dell’isola con un paio di soste per i bagni ci ha portato al porto di Alicudi e siamo scesi una mezz’oretta, l’isola è molto piccola ma non è piaciuta a nessuno, forse per il mare troppo verde, per le coste troppo aspre. Al rientro si è fermato alle grotte di Filicudi e poi ci ha riportato a Pecorini perché doveva portare a gamberi la famiglia del finanziere Cuccia.
18/08/01
Per il rientro dopo tante indecisioni, per evitare problemi con la coincidenza a Salina per recuperare il pulmino abbiamo chiesto a Giovanni, il pescatore di Salina che ci aveva portato a Stromboli di venirci a prendere alle 7.30. Filicudi dista da Salina neppure un’ora di aliscafo, ma ci non ci sono molti aliscafi e non sono molto puntuali. Alle 6.45 Giovanni era già al molo e piovigginava, in lontananza si vedeva un temporale, ma non ci ha impensierito più di tanto anche perché il mare era una tavola. Comunque alle 7.10 eravamo a bordo e siamo partiti. Dopo 10 minuti il temporale era tremendamente vicino e quando pensavamo di averlo scampato ci è piombato adosso. In un secondo lo scenario è cambiato e Giovanni è stato molto bravo a tenere dritta l’imbarcazione, ma un paio di onde lo hanno messo in grave difficoltà e abbiamo rischiato grosso. Per fortuna Salina era vicina e lungo le sue coste la situazione è migliorata. Comunque Giovanni si è convinto che dopo le due esperienze noi con lui in mare non ci torneremo più. Arrivati a Salina abbiamo recuperato il furgone e ci siamo imbarcati sul traghetto, che come all’andata ha fatto scalo a Lipari e Vulcano prima di arrivare verso le due a Milazzo. Coda per attraversare lo stretto, un paio di ore e poi via. Nonostante il traffico è filato tutto liscio e siamo arrivati a casa all’alba.
Comments