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Terrazza rotonda

La tonnara dei Florio a Favignana

Favignana è un isola molto bella con spiagge e mare stupendo, ma oltre al mare e al piccolo paese sul porto c'è una splendida tonnara che vale da sola un viaggio sino a qui.

Favignana è l'isola dei Florio, la famiglia che dal 1845 ha legato il suo nome a questi luoghi, ed ha trasformato il vino dei poveri - il marsala - in un nettare degno delle tavole dei re, i Florio qui nel loro feudo hanno inventato un metodo rivoluzionario per conservare il tonno sott'olio e in lattina

La pesca del tonno nel 1800 era molto redditizia, il pescato in una stagione che andava da Aprile a Luglio era di settemila/ottomila capi, e al tempo era lo smercio che presentava molte difficoltà in quanto le strade dell'epoca non consentivano la commercializzazione in tempi rapidi e il tonno si deteriorava, la salagione nei barili era molto diffusa ma c'era il timore che a causa di un elevato consumo favorisse l'insorgenza dello scorbuto.

Vincenzo Florio inizio a conservare il tonno sott'olio e l'esperimento ebbe successo così a Favignana nacque una fiorente industria e i tonnarotti videro il loro pescato valorizzato e le loro donne impiegate nelle varie fasi della preparazione.

Fu l'architetto Almeyda, uno dei più famosi architetti palermitani del tempo ad occuparsi della ristrutturazione della tonnara ridisegnando tutto il fronte mare dell'isola, ampliando gli stabilimenti esistenti, che assunsero l'imponente aspetto che conservano ancora oggi.

La crisi che ha travolto i Florio alla metò del novecento ha portato alla cessione della tonnara all'Iri, e questa cessione ha chiuso la lunga e intrigante parabola dei Florio e portato alla dismissione della Tonnara.

Oggi la tonnara è stata ristrutturata ed è tornata, seppure come museo, agli antichi splendori. All'interno della Tonnara la sala Torino è un piccolo gioiello, nato da un progetto di raccolta delle voci di 18 lavoratori.

Qui nella sala Torino, locale in cui lavoravano centinaia di operaie è nata una sala multimediale e le figure degli ex operai si stagliano oggi nel buio tra le cupole che calano dal soffitto e propagano l'audio, girando tra intensi primi piani, visi tesi, e sguardi ci si può avvicinare ora al rais, a Beppe, alla signora Maria per ascoltarli raccontare la loro vita in tonnara.

Le voci in sottofondo, le variazioni di intensità, i giochi di luce sono veramente emozionanti, avvicinandosi ad ogni persona si ha l'impressione di entrare nel loro mondo e di essere partecipi dei loro racconti






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