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Immagine del redattorePaola Fregosi

Campiglia

Campiglia è un paese di 150/200 abitanti sul crinale del monte che separa il golfo di la Spezia dal mare aperto, se volete conoscere Campiglia  visitate il sito: www.campiglia.net, troverete la storia, le  immagini, informazioni utile e  un pò della magia di questo paese che ha saputo mantenere intatto il suo ambiente e la sua atmosfera nel corso dei secoli.

Campiglia non fà parte delle Cinque Terre perchè si trova nel territorio del comune di La Spezia, ma il suo territorio, il crinale a mare fà parte del Parco Nazionale delle 5 Terre. Campiglia si trova al centro di una rete di sentieri ed è bello visitarla a piedi. Si può arrivare salendo dalla frazione di Marola o da Portovenere o ancora ed è molto più bello scendendo dalla Palestra nel Verde del Monte Parodi.


Da Campiglia antiche vie o meglio ancora antiche scale (purtroppo in parte franate) conducono al mare e attraversando ciò che resta di antichi insediamenti rurali, i vecchi nuclei del Chioso e del Navone, il Persego, Schiara e Monesteroli. Sono sempre 5 terre, cinque minuscoli abitati a picco sul mare, tra muretti a secco viti ed olivi e sarebbe bello che l’averle incluse nel Parco rappresentasse la loro salvezza, non è un sogno  impossibile basterebbe consentire l’installazione di trenini, il ripristino delle antiche vie e scalinate, dei muretti e  il controllo del parco per consentire una ristrutturazione dei vecchi nuclei nel rispetto dell’ambiente. Il ripristino dei vecchi sentieri, permetterebbe di collegare Riomaggiore all’Albana e quindi a Portovenere con un sentiero a mezza costa di incomparabile valore paesaggistico per quanti amano la natura Attualmente non sono percorsi “per tutti” perchè l’abbandono della coltivazione e della manutenzione dei muretti a secco è ben visibile e ha causato molte frane, non si tratta di una “via dell’amore” per capirci, qui l’uomo stà tornando ad occuparsi di un ambiente per anni abbandonato a se stesso, non certo per incuria ma per i sacrifici che la coltivazione di questo territorio comporta, sacrifici che in passato erano considerati normali ma che negli anni duemila........sembrano insuperabili

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