Vuole la leggenda che, al tempo in cui la città si trovava nelle mani dei saraceni, l’imperatore Carlo Magno l’avesse fatta assediare per conquistarla, ed avesse ordito l’assassinio di re Balaad (o Balaak), la sua vedova Dama Carcas, non risolvendosi ad abbandonare la città, decise di prendere lei stessa le redini dell’esercito e di proseguire la battaglia contro Carlo Magno: per cinque lunghi anni, le battaglie si susseguirono sotto le mura cittadine, decimando a poco a poco le truppe saracene, ma Dama Carcas inventò mille stratagemmi per far credere al condottiero avversario che la città traboccasse ancora di soldati e di ricchezze.
Alla fine, quando ormai i viveri erano quasi esauriti, Dama Carcas ebbe l’idea di far ingurgitare ad un maiale quel poco di grano che ancora era rimasto nelle riserve cittadine, e di gettare la povera bestia dalle mura, in mezzo all’esercito nemico. Il trucco ebbe successo, ed i soldati dell’Imperatore, credendo che la città avesse ancora abbastanza opulenza da sprecare cibo persino per i maiali, levarono l’assedio e si ritirarono. Nel riconoscere la fine della guerra, Dama Carcas esultò talmente da far suonare le trombe della città. E la leggenda narra che i soldati di Carlo Magno, udendo il frastuono, si voltarono e gridarono: “Carcas sonne” Carcas suona ribattezzando la città.
Alla fine la cittadella fortificata di Carcassonne cadde in rovina; a tal punto che il governo francese considerò seriamente la sua demolizione. Un decreto in tal senso venne reso ufficiale nel 1849, ma causò un tumulto. Lo storico Jean-Pierre Cros-Mayrevielle e lo scrittore Prosper Mérimée, guidarono una campagna per preservare la fortezza come monumento storico. In seguito, nello stesso anno, l’architetto Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc venne incaricato del rinnovamento del luogo.
Il restauro della città fortificata costituisce un caso di studio nell’ambito dei corsi di restauro; Viollet-le-Duc sintetizzo così il suo approccio ai lavori di restauro del castello: “Restaurare un edificio, non è solo mantenerlo, ripararlo, o ricostruirlo, è riportarlo ad una condizione completa che potrebbe non essere mai esistita”.
Nel 1991 fu l’uscita del celebre film Robin Hood – Principe dei ladri, con interpreti Kevin Costner e Morgan Freeman, a consacrare la prima grande apparizione cinematografica della città sotto le spoglie di una medievale e romantica Nottingham (UK).
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