La prima parte del nostro itinerario parte da Muscat e si snoda sulle montagne ed il gran canyon del Jebel Shams, la montagna più alta dell'Oman a Niwza e alcuni dei Forti più famosi della zona sino al deserto di Wabiba Sand
Un viaggio inizia sempre da un progetto, una idea che piano piano prende forma, in questo caso già il nome evoca un posto magico, lo studio del clima e le prime informazioni hanno acceso la fantasia e le aspettative.
Il sogno di un luogo incontaminato, con una natura intatta che piano piano prende forma:
- il mese Novembre: la temperatura ottime, non dovremmo trovare pioggia
- il volo con Qatar Airways: ottima compagnia da Pisa a Muscat con scalo a Doha
- il mezzo: una jeep a noleggio in aeroporto
- i pernottamenti: la prima notte prenotata in un albergo non troppo lontano da Muscat Airport in modo da non avere problemi in aeroporto (bisogna indicare un domicilio in Oman ed aver prenotato almeno una notte e poi si vedrà al momento.
3 Novembre Pisa - Muscat
la sosta a Doha in Qatar ci ha rivelato un mondo inaspettato, un aeroporto fiabesco ed una organizzazione invidiabile, come del resto Muscat Airport che è completamente lastricato in marmo pregiato con pavimenti in marmo anche nel parcheggio. Dal microscopico Galileo Galilei al paesaggio fiabesco di mille ed una notte.
Ed eccoci a tarda notte dopo aver preso possesso della nostra auto 4x4 in aeroporto, ottima auto praticamente nuova e una scheda dati locale per utilizzare internet, al Muscat Dunes Hotel,economico e non troppo lontano dall'aeroporto
I e ancora i Wadi e poi a sud sino all'Isola di Masirah. Risaliremo lunga la costa, Sur e Turtle Bay per tornare a Muscat e visitarla.
4 Novembre - prima tappa Muscat- Al Hamra
Costeggiato il lungomare di Muscat abbiamo deciso di fare un paio di soste ai mercati del pesce, Seeb e Barka, pensavamo si trattasse di una metà turistica, ma non è così, non ci sono turisti in giro.
In Oman le donne come sapete sono velate, indossano un abito lungo nero l'Abbaya o il Burka e coprono anche il viso lasciando trasparire solo gli occhi, molto curate e profumate per strada difficilmente accompagnano l'uomo, di solito sono in piccoli gruppi di bambini e tate. nei ristoranti e locali pubblici non entrano se non in locali privati a loro riservati le family room, uno spazio riservato ad una sola famiglia. Per rispetto abbiamo adottato un abbigliamento con abiti leggeri e morbidi visto il caldo ma coprenti, pantaloni e maglie a manica lunga.
Anche gli uomini vestono il tradizionale Dishdasha bianco e coprono il capo con l'immancabile Kummah decorato con bellissimi ricami.
Al mercato ci siamo trovati di fronte questa immagine inconsueta di un luogo riservato a soli uomini tutti con queste lunghe tuniche bianche
Il percorso ipotizzato per oggi è di 217 km ma non sappiamo quali saranno le condizioni della strada e non sappiamo se lasciata la costa sarà facile trovare luoghi per mangiare e dormire, lungo il percorso incontreremo Hibra e il forte di Nakhal e Ain Al Thawarah, Rustag ed Al Hamra, questo tratto di pista che attraversa il Jebal Shams è considerato uno dei percorsi fuoristrada più emozionanti del mondo sulle vette più alte dell'Oman, la montagna del sole.
Da Barka al Forte di Nakhal la strada è molto bella, ben asfaltata. Abbiamo saltato Hibra che non ci è parsa interessante. Il Forte di Nakhal al contrario ci è piaciuto molto, meritava sicuramente una visita.
visto che è quasi ora di pranzo abbiamo deciso di fare una sosta in un wadi, in pratica un'oasi, una sorgente, dove si può fare il bagno e riposare all'ombra e abbiamo pranzato in un locale sulla strada con riso e verdure: Ain Al Thawarah
e poi avanti sino a Rustag, qui un bivio a sinistra ci porterà sul fuoripista. veramente mozzafiato con salite e discese ripidissime e paesaggi incredibili rocce ed oasi
Alle 5 del pomeriggio non sapendo quanta strada ci separava da Al Hamra eravamo molto indecisi, farsi trovare dal buio in queste strade senza una mappa precisa è pericoloso. All'improvviso dopo rocce e canyon desertici ci siamo travati nell'oasi di Bilad Sayd ed è apparso dal nulla un campo di calcio tenuto perfettamente
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e non so bene in quale lingua siamo riusciti di capirci con un tipo apparso dal nulla che ci ha detto di andare avanti perchè la strada da percorrere per Al Hamra non era molto lunga e saremo sicuramente arrivati prima che facesse buio
Fidarsi è bene ma .... da li in poi la strada è diventata veramente tosta e le salite ripidissime e noi sospesi tra paesaggi incredibili, un tramonto che infuocava le rocce e la paura di aver sbagliato, di essere ancora troppo lontani dal primo luogo abitato.
Una tenda canadese nel nulla con due ragazzi ci ha confortato ma la strada si faceva sempre più ardua, difficile anche scendere dall'auto per la pendenza.
Ma all'improvviso inaspettatamente ecco la vetta e di li ad un chilometro un cartello, il primo di tutto il percorso : "Shorfet Al Alamin Hotel" ok è nostro.
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Siamo stati fortunati, solo noi in Hotel, Hotel molto carino con panorama stupendo, ottima cena e colazione.
5 Novembre - Al Hamra - Nizwa
Scendendo dalle montagne si arriva ad Al Hamra, una oasi ed un paese abbandonato molto particolare, poi la strada sale verso le montagne, un nastro di asfalto.
Lungo la strada wadi Ghul Dam, un paese abbandonato che merita una pausa e poi ancora su. Una breve sosta per pranzare con riso e salse locali in una specie di bar sulla strada e sulla sinistra da li ci siamo diretti verso un paese abbandonato, lasciata la strada abbiamo fatto uno sterrato e risalito il greto di un fiume per arrivare sotto i resti del vecchio villaggio,
poi la strada sale tra le montagne, il nastro di asfalto termina e ci siamo ritrovati su uno sterrato bellissimo con panorami incredibili che conduce ad un ottimo punto di osservazione sul un canyon sottostante: Jebel Shams.
al ritorno abbiamo fatto una sosta al Forte di Bahla e poi raggiunto Niwza dove abbiamo trovato un ottimo hotel per la cena e la notte.
L'Hotel Al Dyar è proprio ad un attimo dal centro e ha un ottimo ristorante, dopo un'occhiata ai locali vicini che erano tutti frequentati da uomini con sale riservate per famiglie abbiamo deciso di cenare in hotel, il ristorante a self service ci ha permesso di assaggiare tutti i piatti locali.
6 Novembre Nizwa - Wabiba Sand
Visita a Nizwa e al souk, Nizwa è molto bella ed anche il souk e il mercato coperto, dopo
la visita ci siamo diretti verso il deserto.
Da Nizwa a Wabiba Sand sono circa 190 km ma la strada nella zona di Bidiyan sparisce e il satellite e google maps mostrano solo sabbia.
Lungo la strada ci siamo fermati per pranzare e vedere il villaggio a Birkat el mouz, il ristorante era un pò particolare diciamo così, quando siamo entrate gli uomini si sono ritirati in un angolo su un cuscinone e noi per mangiare e bere abbiamo dovuto aspettare che Mireno ordinasse per noi perchè essendo estremamente cortesi ed ospitali in quanto donne non ci hanno impedito di entrare ma hanno fatto finta che non ci fossimo.
Il paese sembrava abbandonato ma in realtà alcune case erano abitate e il luogo ha indubbiamente un grande fascino.
segue
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