La seconda parte del nostro itinerario è il deserto, le sabbie di Sharqiya e la magia di Wadi Bhani Kalid
Da Birkat ci siamo diretti verso il deserto, abbiamo prenotato su internet un Camp, il Rustic Camp e telefonato al proprietario per capire se era possibile raggiungerlo con il nostro 4x4 visto che il satellite e google maps ci mostravano solo sabbie, lui ci ha rassicurati e così arrivati a Bidiyan abbiamo lasciato la strada asfaltata e imboccato uno sterrato tra le palme seguendo un paio di coordinate geografiche.
In questa zona ci sono molti Camp, il nostro è ad una decina di km di Bidyian. Percorrere la pista non è stato molto semplice, l'auto noleggiata è un 4x4 ma non è un fouristrada e su questo fondo è necessario mantenere una velocità molto sostenuta per non affondare, i dossi rendevano la pista poco visibile, comunque siamo arrivati.
Il Camp era molto semplice, tre o quattro casette molto spartane e due o tre tende ed un locale più grande con un grande tappetto per ritrovarsi e mangiare. Abbiamo scelto le casette (ed è stato un errore perchè le tende avevano le zanzariere).
Sa li a piedi abbiamo raggiunto le dune per vedere il tramonto
Sabbia impalpabile colore ambra che si estende per centinaia di chilometri con dune alte sino a 100 mt e niente più, non si può raccontare il deserto, è tutto e nulla.
Al tramonto siamo rientrati e abbiamo cenato con riso, verdure e montone facendo conoscenza degli altri ospiti del Camp.
Dopocena ci siamo radunati intorno al fuoco sotto le stelle. La conversazione era in inglese ma siamo riusciti di comprenderci, è stata una notte davvero emozionante
Se tornassi indietro sceglierei un Camp appena un poco più confortevole perchè alle dieci il beduino che lo gestiva ha spento il generatore ed è andato via e siamo rimasti un pò impreparati al buio totale, con una piccola torcia da viaggio. Il bagno non aveva il tetto e la camera purtroppo si e dal tetto e nel buio dal tetto cadevano insetti ed io purtroppo non avendo con me il telo-zanzariera immancabile non riuscivo di dormire ed alla fine ho optato per la notte in macchina.
Alle cinque le prime luci hanno illuminato il deserto e sono tornata sulle dune per godere di un alba inconsueta
I wadi sono laghetti formati dai torrenti nelle oasi dove si può fare il bagno, Wadi Bani Khalid è molto bello, lasciata l'auto abbiamo camminato un quarto d'ora a piedi e ci siamo ritrovati in un oasi con palme e laghetti ben curati, abbiamo chiesto se era possibile fare il bagno e la guardia ci ha detto che gli uomini potevano ma le donne no, solo a monte della zona.
Il torrente scorre con acque molto profonde tra le rocce che negli anni è levigato, una sorta di canyon e li sopra ai laghetti c'era un ritrovo di donne occidentali
ed eccoci diretti verso l'isola di Masirah, la strada è molto lunga e attraversa grandi spazi, abbiamo cercato un alloggio ma non sembra ci siano alberghi in zona e non abbiamo capito se e quando ci sono i traghetti per l'isola.
Al tramonto ci siamo ritrovati sul mare a Port Shannah, il posto da dove salpano i traghetti. Il molo, le barche da pesca e una taverna con le camere.
Atmosfera surreale, migliaia di uccelli sorvolano la spiaggia e le barche da pesca, un tramonto incredibile
L'albergo no era veramente improponibile, così abbiamo deciso di tornare indietro di circa 30 km in un piccolo paese dove avevamo visto qualche ristorante e un hotel.
Paese piuttosto strano ma l'albergo ci ha dato un appartamento con una camera da 4 letti pulita. in ordine e girando per il paese sulla via principale frequentata anche da cammelli abbiamo trovato un locale carino in strada dove cenare.
Domani nuova tappa : l'isola di Masirah
segue
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